[Studio] Lezione privata

Michael Carter + png

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    lezione
    Il mondo magico è cambiato e così il castello di Hogwarts, che oggi ospita anche una parte dedicata all'Accademia istituita da Hermione Granger, attuale Ministro della Magia. Aver chiuso Hogsmeade in una bolla sicura non è stata l'unica mossa saggia dell'astuta strega, infatti l'Accademia è un luogo in cui Hermione intende far rispolverare le antiche magie, quelle un po' dimenticate senza sfociare nella magia oscura per trovare una soluzione al più grande problema della storia dei nostri giorni: il crollo dello Statuto di Segretezza.
    Non è raro, quindi, vedere ampliamenti e nuove aule, nonché per gli studenti oltre i M.A.G.O. esplorare aree del castello che non credevano potessero esistere. Michael, infatti, si sta dirigendo verso uno studio alla fine di un cunicolo semibuio, illuminato da una parte dalle torce dalle fiamme verdi e dall'altra da un mosaico dalle tessere luminose, raffigurante una battaglia. Se si sta muovendo in questa direzione è perché oggi ha una lezione speciale, nonostante lui non immagini quanto potrà esserlo e alla sorpresa fatta dalla Preside McGranitt, la quale gli ha mandato via gufo le indicazioni per raggiungere lo studio.
    Alla fine del cunicolo si apre uno spazio tondeggiante con una porta. Questa si spalanca all'arrivo di Michael per lasciarlo introdurre in questo ufficio piccolo e rettangolare dalle pareti intonacate di grigio di Francia, un colore molto chiaro e raffinato. Ci sono anche quadri dalle cornici dorate e una grande finestra arcuata a decorare queste solide mura. Il pavimento è in legno, coperto da una serie di tappeti molto costosi, così come sono di tutt'altro che scarso pregio il resto delle cose all'interno di questo studio. La scrivania in legno scuro, ordinatissima, ha una grossa poltrona ricoperta di pelle viola da una parte, mentre dall'altra ci sono due poltroncine in chintz sul verde. Non manca anche una bella libreria sulla parete opposta alla finestra con tomi rilegati finemente e accanto alla poltrona principale un bel camino in pietra, spento.
    Probabilmente Michael non si perderà molto su tutti questi particolari, perché i suoi occhi saranno concentrati sulla figura di un uomo, in piedi accanto alla scrivania, intento a leggere un libro e che presta poco all'arrivo dello studente, che lo riconoscerà subito come uno dei suoi zii.
    Gregory Carter (lui) è un uomo alto, longilineo e dai capelli brizzolati. I suoi occhi marroni continuano a scorrere insistentemente sulle parole del libro, mentre Michael potrà notare che oggi non indossa la sua divisa, ma un elegante completo da mago in nero con la cravatta porpora. A lato, in un fodero agganciato alla cintura, c'è la sua inseparabile arma: una bacchetta di ebano nero e corde di cuore di drago, inflessibile.
    Michael saprà che come molti della famiglia Carter, anche lo zio ha ricoperto ruoli di prestigio all'interno della comunità magica. Auror dalla brillante carriera, pluridecorato, Highlander per neanche un anno prima di essere promosso a Tacksman, ora in congedo. Gregory, infatti, riporta una brutta ferita da maledizione alla gamba sinistra, ma si ostina tutt'ora a non camminare con il bastone e a fare del duello la sua ragione di vita. Ecco perché è stato chiamato dalla preside a svolgere, in sede privata, alcuni addestramenti a quelli che un giorno potrebbero diventare futuri Auror, tra cui Michael con il suo curriculum studentesco ineccepibile.
    Una volta entrato, la porta si chiude alle spalle dello studente nell'esatto istante in cui anche Gregory Carter lascia da parte il suo libro. L'ex Auror fissa il nipote e attende che sia lui a dire qualcosa.
    indicazioni
    Faremo una lezione desueta, ma tu equipaggiati di bacchetta. Ci affideremo all'interpretazione più che ai dadi, quindi sarà molto, molto tranquilla come cosa. Per ogni dubbio, non esitare a contattarmi via messenger <3

     
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  2. Michael Carter
     
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    Michael camminava come al suo solito. Aveva e ha un portamento ordinato, serio e inflessibile, come buona parte dei membri della famiglia. Un dettaglio che saltava all’occhio era sicuramente la collanina d’oro donata dalla nonna, che tentava di nascondere, sotto la camicia accademica, invano. La divisa nuova di zecca, era abbellita da una spilla d’argento puro, raffigurante un’aquila reale. Portava la propria bacchetta magica nel fodero vambrace, acquisto a suo avviso molto utile, specie per il suo futuro. Mentre si dirigeva verso l’ufficio indicatogli dalla Preside Minerva McGranitt a passo veloce, si soffermò sulla raffigurazione di una battaglia su mosaico, per poi ritornare alla realtà e finire di attraversare tutto il corridoio. Non si curava molto dell’ambiente circostante, avrebbe avuto tre anni per esplorare le nuove zone del castello di Hogwarts. Il suo unico fine era quello di apprendere quanto più all’ accademia, per poi andare a lavorare in modo consapevole e utile alla comunità, il ministro Granger, per lui, aveva avuto un’idea geniale. “Istituire un’accademia dove istruire le giovani menti rappresentanti del futuro della comunità magica, è stato geniale” dice. Ritrovare arti magiche lontane lo affascinava, a dir poco, era ansioso di scoprire cosa l’aspettava all’ accademia. Appena arrivato nell’ ufficio si soffermò sulla figura in piedi accanto alla scrivania, non curandosi o preoccupandosi particolarmente di altro.

    < Buongiorno zio Gregory. Come mai sono stato invitato qui da lei oggi? >

    Disse con tono rispettoso e inflessibile. La figura dello zio era sempre stata per lui d’ispirazione. L’occhio gli cadde su un piccolo particolare, la bacchetta, mentre non prestava attenzione al suo abito inusuale. Attese una risposta dalla zio, il quale sembrava particolarmente concentrato sulla lettura del proprio volume, invece che sull’ arrivo del nipote.



    Perdonami se ti ho modificato, ma la scritta era gigante xD E il colore del parlato è turchese! Ricordalo d'ora in poi C:


    Edited by Michael Carter - 5/6/2018, 17:05
     
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    lezione
    Gregory Carter è un uomo elegante e dall'espressione severa, tanto che non si sbilancia nemmeno davanti al nipote. Lo fissa quasi in maniera annoiata quando abbandona il suo libro sulla superficie della scrivania, ma Michael saprà che questo è il suo modo di fare, quello di un uomo che non lascia trasparire troppe emozioni e si dedica al dovere più che ai semplici piaceri della vita. Gli occhi marroni si piantano su quelli del giovane studente e un sorriso appena accennato anima l'angolo della sua bocca, facendolo tremare di poco. Non è un ghigno sardonico, solo un breve abbandonare quella rigidità che gli appartiene.
    «Buongiorno Michael» esordisce con un tono formale anche lui. «La preside mi ha parlato di un gruppo di studenti inclini a diventare Auror, tutti con eccellenti voti. Tu sei tra quelli, a quanto ne so».
    Il sorriso di poco prima svanisce, quando Gregory abbassa gli occhi sulla camicia dello studente dai colori della sua Casa di appartenenza, cioè Corvonero. Una smorfia di disappunto prima di distanziarsi dalla scrivania, facendo un lento passo in avanti. Ora, Gregory e Michael sono esattamente sulla stessa linea, quella parallela alla scrivania, uno di fronte all'altro. Sono entrambi alti alla stessa maniera, eppure, in un certo senso, il mago più anziano spicca per la sua autorità, per la sua età.
    «Perciò seguirete tutti degli addestramenti personalizzati oltre alle classiche lezioni» continua, spiegandogli perché si trova lì durante un'ora libera, una che avrebbe potuto dedicare allo studio. «Precisamente, oggi, ci dedicheremo a capire se sei propenso ad utilizzare la bacchetta con entrambe le mani.»
    Fa un passo all'indietro ed estrae la sua bacchetta dal fodero esattamente come si farebbe con una spada. La mano destra agita il catalizzatore, che risponde con delle scintille rosse, poi questo viene passato alla mancina e la bacchetta replica positivamente anche a questo stimolo, producendo altre scintille del medesimo colore di prima. Praticamente, Gregory si sta un po' pavoneggiando per rimarcare la superiorità tra insegnante e studente.
    «Immagino che capirai quanto sia utile, in battaglia specialmente, ma nonostante non sarai in grado dopo questa lezione di padroneggiare la bacchetta sia con la destra che con la sinistra. Almeno avrai un'infarinatura per gli studi in solitaria e, soprattutto, con ciò che prevede il nostro programma. Alla fine dei tuoi studi, infatti, dovrai essere in grado di produrre incanti senza bacchetta, ma ci arriveremo.
    «Ora caricati di un'emozione forte, non è necessario che sia positiva o negativa, punta la bacchetta verso l'alto e agitala utilizzando la mano di sempre. Poi passeremo all'altra»
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    indicazioni
    Sei libero di descrivere l'emozione sulla quale il tuo pg si concentra e per ora muovi solo la mano della bacchetta di sempre.

     
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  4. Michael Carter
     
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    Dopo aver dedicato qualche secondo alla bacchetta di Gregory, tornò a guardare l’uomo, apparentemente annoiato. Gli sembrava un uomo apatico, ma quel mezzo sorriso, gli regalò intense emozioni, che chiaramente sparirono due secondi dopo, quando egli osservò la sua divisa e fece una smorfia. Un lento passo in avanti dello zio, lo portò a raddrizzarsi e dimostrare di non essere peggio poiché Corvonero. Nonostante l’identica altezza, lo zio, chiaramente spiccava e sembrava prevaricare su di lui. Si fermò ad ascoltare le sue parole, fissandolo negli occhi. Pensò sarebbe stato un onore per lui seguire lezioni private da un ex-Tacksman. Ascoltò attentamente ogni sua singola parola, per poi osservarlo lanciare scintille dalla bacchetta con ambedue le mani. “Sarà influente e bravissimo, ma si vanta un po’ troppo” pensò. Si prese un minutino per concentrarsi e pensare al più intenso ricordo mai avuto: la tragica morte della sorellina. Ciò gli provocò tristezza, rabbia e dolore. Una lacrima gli scese dalla guancia, ma in modo distinto, apparentemente senza emozioni, la asciugò velocemente con un fazzolettino, per poi continuare a concentrarsi. Cominciare così, è stato duro, ma quelle sono le sue emozioni maggiori, causate da un tristissimo evento, la cui cicatrice, rimane tutt’ora. Dopo essersi soffermato su quelle emozioni, fece scattare la propria bacchetta dal fodero vambrace nella mano destra, che alzò lentamente e infine agitò energicamente, con rabbia. Tutto questo con gli occhi palesemente chiusi, intento a non farsi distrarre da altro.

    Edited by Michael Carter - 5/6/2018, 21:43
     
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    lezione
    Gregory apprezza chi è di poche parole e non bada al fatto che il nipote non replichi alle sue indicazioni, ma senza indugi si mette ad eseguire i semplici passaggi. Nota quella lacrima e ingoia a vuoto, immaginando quale possa essere il ricordo al quale Michael si sia appigliato, un emozione troppo intensa, forse, da poter gestire, tanto che le scintille prodotte dalla bacchetta del giovane mago sembrano essere nervose. Sono un fascio di sensazioni contrastanti, le scintille diventano piccole saette viola e alcune tendono verso colori più scuri o sul nero, ma è la sua magia, non gli si ritorcerà contro finché saprà gestirla.
    Questo lo ha appreso ad Hogwarts, ad usare il catalizzatore per incanalare un fascio di emozioni per produrre qualcosa di buono o meno, ma comunque magia. Ed è facile per Michael sentire come quell'energia abbandona il corpo e si rigenera nell'istante successivo, è facile per Michael capire che quelle scintille sono ciò che le sue emozioni possono diventare, una volta tramutate in magia.
    Ma non facciamoci ingannare dai toni scuri, perché tra questi c'è il viola, un colore che i maghi usano per indicare la loro parte nobile e chi meglio di un purosangue come Michael potrebbe generare delle scintille di questo colore? Lui, giovane mago di due nobili famiglie, ha nel sangue la nobiltà e un potenziale magico molto antico.
    Gregory gli indica l'altra mano, quella che non avrà mai utilizzato per produrre qualche incantesimo. L'invito è silenzioso e l'insegnante attende che l'altro si immerga nuovamente in uno stato di concentrazione per recuperare una parte di energia nascosta nella parte più intima della sua anima, poi gli dà qualche indicazione verbale.
    «Non è facile, la prima volta» gli spiega. «Ti consiglio di tenere gli occhi aperti sulla punta della bacchetta, Michael, nonché di far fluire la tua energia dalla mente» - non dal cuore, sia mai che uno come lui lo dica - «fino alla punta delle dita. Ti devi concentrare ad ascoltare questa sensazione a capire dove la tua magia fluisce e come questa si agganci alla bacchetta».
    Sicuramente Michael avrà delle difficoltà, ma lo zio è pronto ad intervenire qualsiasi cosa succeda.
    «Potrebbero esserci delle conseguenze spiacevoli» però è così bastardone che non te le dice prima.
    indicazioni
    Se ti serve tempo, non preoccuparti, posta quando sei più libero, perché mi piacerebbe ti addentrassi di più nelle sensazioni di Michael.

     
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  6. Michael Carter
     
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    Potrebbero esserci conseguenze spiacevoli, grazie mille, gli sarà molto d’aiuto. Michael Carter era molto turbato e controllato dalle sue emozioni. Doveva invece cercare di capire come riuscire a dominarle. Il primo passo da fare, sarebbe stato rilassare la mente, scacciare tutti i pensieri. Dopodiché sarebbe stato necessario provare a metabolizzare e manipolare un’emozione alla volta. Cominciò con la tristezza. Che cos’ è davvero la tristezza? Realtà? Finzione? Ciò che è successo, è successo, non ha più importanza piangere sul latte versato, il dolore rimanga, ma uno stato vicino alla depressione no. Dolore, gli andava bene, ma in minima parte, è necessario, secondo lui, attenuare il tutto. Si concentrò fermamente, tutto va moderato. Calma, pazienza, relax, fondamentali a suo avviso per reprimere l’impulso allo sfogo drastico. Rabbia, ah, il fattore peggiore: la vendetta. La prima cosa sarebbe stata rilassarsi, hai fatto del male? Subirai le conseguenze delle tue azioni. Magari più poi che prima, ma le subirai e poi, sicuramente, provare così tanto odio, non aiuterà la questione. Dare tempo al tempo, ecco la soluzione. Ora un passo complesso, unire tutti i tre tasselli. Ovvio è che il dolore e la tristezza sono decisamente collegati, il problema sta nell’ unirli nel modo giusto. Prese in esame la tristezza, è vuota, cercò di colmarla con una piccola parte di dolore. Per attenuare il dolore, decise di contrapporlo alla rabbia repressa, attenuata dalla speranza. Eccoci arrivati agli ultimi passi. Far sì che le emozioni passino dal proprio corpo alla bacchetta, gli sarebbe risultato anche abbastanza semplice, peccato avrebbe dovuto farlo con una mano mai utilizzata. Nonostante ciò, tentò di trasmettere il mosaico completo delle emozioni, dalla mente alla bacchetta. Nel momento esatto in cui le emozioni passarono dal corpo al catalizzatore, un brivido. Alzò la bacchetta sopra la testa, prese un bel respiro e la agitò.

    Edited by Michael Carter - 5/6/2018, 21:43
     
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    Una flebile lucina viola sulla punta della bacchetta è il preludio di ciò che si trasformerà poco dopo in una sorta di rivolo di fumo nero, la quantità è simile a quello di una sigaretta accesa, la durata due battiti di ciglia. Gregory sembra essere sorpreso da quanto accade, perché è palese che la bacchetta abbia una prima reazione, perciò il meccanismo sta funzionando bene, anche se Michael dovrà fare molta strada prima di poter padroneggiare il catalizzatore con la mano opposta a quella consueta.
    «Non male» commenta il mago anziano, ben attento a fissare il nipote nella sua interezza, perché l'avevamo detto ci sarebbero state delle conseguenze.
    Il primo sintomo è il sangue dal naso. Una goccia scende dalla narice destra fino alla bocca, che potrà gustare il sapore metallico. A seguito a quella, il lento scorrere di sangue viene bloccato dall'intervento immediato di Gregory, un incantesimo semplice che ormai riesce a destreggiare anche in forma non verbale.
    Il problema, quello vero per Michael, sarà il forte giramento di testa che lo costringerà a posarsi su una delle due poltroncine, spostata con la magia da Gregory per aiutarlo. Non dimostra il suo affetto a parole, ma sicuramente lo fa con questi piccoli gesti.
    «Il succo di zucca è tonificante in questi casi» dice, estraendo dalla tasca una boccetta di metallo nella quale si mettono gli alcolici solitamente, ma che il ligio ex-Auror decide di riempire solamente con cose sane o forse l'ha preparata appositamente per l'occasione. «Bevila a piccoli sorsi e appena ti riprendi, dimmi perché vuoi diventare Auror, cosa ti aspetti da un periodo come quello che stiamo vivendo».
    indicazioni
    Non ho niente da dire, ma se hai dubbi puoi sempre contattarmi via messenger <3

     
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  8. Michael Carter
     
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    La sensazione che provò quando gli scese la goccia di sangue nella gola, fu strana, egli si sarebbe aspettato qualunque cosa ma non di certo una cosa del genere. Tuttavia la prontezza dello zio gli impedì di ingurgitare ulteriore sangue. Ma non fu questo a sconcertarlo, né i successivi mal di testa, piuttosto il commento dello zio, “Non male”. Wow, un complimento da una persona così. Che poi, complimento, non esageriamo, ma visto il carattere di Gregory…
    < Grazie zio > commentò con gli occhi lucidi. Dopo i primi sintomi, cominciò a patire un gran mal di testa, irruento e improvviso. In seguito a questo forte giramento, fu costretto a sedersi sulla poltroncina gentilmente spostata dallo zio, che ha un modo tutto suo di dimostrare il suo affetto. Prese poi il succo di zucca offertogli e lo bevve a piccoli sorsi. Goccia dopo goccia. Prima di ridare la boccetta allo zio, si asciugò il volto con una pezza, dato che si rese conto di star sudando molto. Ascoltò con molta attenzione le domande di Gregory, per poi rispondergli, con un tono ancora scosso e apparentemente incerto.
    < Ciò che mi aspetto io da questo periodo, non ha assolutamente importanza. Secondo me, è invece importante pensare ai fatti, alle cose concrete, e mettersi in gioco. Per quanto mi riguarda, chiaramente, spero nel ripristino dello statuto di segretezza, ma come ho già detto, è futile. Per quanto riguarda la mia carriera personale, credo che sia tutto molto chiaro, voglio evitare che altri passino ciò che abbiamo attraversato noi. Sai a cosa mi riferisco. E infine, credo che tutto il cancro dell’umanità, il male, debba essere estirpato. E lei zio? Come mai ha scelto di diventare auror? > Improvvisamente, prese sicurezza, dimostrando di essere pienamente convinto delle proprie idee.
     
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    lezione
    Gregory lascia al nipote il tempo per riprendersi. Ha potuto solamente evitare che il sangue dal naso di Michael cominciasse a sgorgare a tutta velocità, bloccando l'emorragia con un incantesimo per far ritornare il liquido vermiglio al suo posto, però non ha potuto fare molto per il giramento di testa. Quello Michael se l'è beccato con tutte le conseguenze: ha dovuto sedersi, asciugarsi il viso per l'improvvisa sudorazione e bere un po' di succo di zucca a piccoli sorsi per evitare di perdere completamente le forze. E' possibile che adesso, mentre il giramento di testa si affievolisce lentamente, Michael avverta una leggera nausea. Non ha proprio lo stomaco rivoltato come un calzino, ma è un fastidio trascurabile.
    L'ex Auror non replica al ringraziamento e riprende la boccetta, infilandosela in tasca, quando Michael gliela porge. Lo scruta sempre in maniera severa, ma attenta. Ha visto cose peggiori durante quegli allenamenti, perché non è facile chiedere alla propria magia di andare dove vogliamo noi e non dove vuole lei. Vuole sentirsi libera e lo fa prendendo quelle strade nel nostro corpo che noi conosciamo meglio di altre, lo fa esibendosi nei gesti a noi più comuni e automatici. Per questo si incanala sempre sul braccio con il quale reggiamo la bacchetta, per questo, quando siamo piccoli, esplode in una manifestazione di potere che è nostra e unica, in cose che appaiono stranissime, ma ci dicono già da allora chi potremmo essere.
    E tutto questo è nel libro sulla scrivania, intitolato "Il potenziale magico di ogni mago, guida alla canalizzazione della propria magia".
    Ma il libro non spiega solamente come essere ambidestri, piuttosto racconta come ci si può liberare dell'utilizzo della bacchetta. A Michael, a fine lezione, verranno date le copie di qualche capitolo.
    «Il ripristino dello Statuto di Segretezza sembra ormai un'utopia» dice tristemente Gregory con un sospiro alla fine della frase. «Un opinione in merito te la farai. Il mio consiglio è quello di circondarti delle persone giuste, di non perdere tempo dietro amicizie che ti portano lontano dalla tua strada o dalla tua famiglia».
    Sull'ultima parte, il tono si fa più grave.
    «Sei nobile nelle tue intenzioni, nobile come può esserlo un Carter» rimarca ancora una volta questo punto. Ci crede nel suo essere Purosangue. «Anche io avevo, da giovane, le tu stesse convinzioni e ho vissuto in uno dei periodi peggiori della nostra storia».
    Michael saprà che lo zio ha cinquantatré anni, quindi deve aver affrontato le guerre magiche capeggiate da una parte da Voldemort.
    «La realtà è che quando ci sei dentro, continui a domandarti perché sei Auror e qual è la comunità che servi, però non trovi la risposta. Devi solo ricordarti che non sei un burattino e se lo fai per la giustizia, non dimenticare mai i tuoi principi. Io ho dovuto incarcerare mio fratello».
    Sicuramente la voce è arrivata a Michael, ma è difficile che Gregory ne parli, lo sanno tutti in famiglia e il padre di Michael, cugino diretto di Gregory, forse avrà menzionato Tobias Carter. Il fratello maggiore di Gregory, infatti, era un Mangiamorte. A causa sua si è sospettato di molti Carter e tanti della famiglia sono stati processati, rivelandosi solo simpatizzanti di Voldemort e della sua schiera, mentre altri hanno preferito rimanere moderati o addirittura neutrali. Sta di fatto che Gregory ne parla col cuore pesante, ma lo fa per assicurarsi che il nipote abbia una coscienza tutta sua e delle opinioni in merito.
    «Non perdiamoci troppo in chiacchiere» - sia mai - «e riprendiamo la lezione, se te la senti. Questa volta, utilizzeremo un incantesimo molto banale, un semplice Lumos. Ovviamente dovrai farlo con la mano opposta a quella consueta. So che è un grande passo, ma voglio vedere se con un'intenzione diversa possiamo avere dei risultati migliori».
    indicazioni
    Per lanciare il Lumos descrivi la concentrazione e tutto ciò che ritieni sia utile per trovarla e qual è la finalità del tuo incantesimo (se vuoi una sfera di luce, che si illumini solo la punta della bacchetta, ecc... - spazio alla tua fantasia). C'è una Classe Difficoltà (CD) per l'incantesimo ed è, solo per questa lezione, 24 su Volontà. Il dado lo tiro io al mio prossimo post (quando tiro il dado te lo dico, così controlli anche tu in diretta)!



    Edited by Ramona M. V. Sullivan - 6/6/2018, 18:52
     
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  10. Michael Carter
     
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    Okay, un Lumos, niente di che, ma chiaramente nelle sue condizioni, sarebbe stato difficile quanto lanciare una maledizione senza perdono non verbale, okay non esageriamo, ma ci siamo capiti. Mentre lo zio parlava, egli lo guardava con occhi lucidi, pieni di ammirazione e di stima. Ha attraversato e partecipato alle guerre magiche, ciò nonostante è riuscito ad andare avanti, che grande uomo. Malandatamente, tentò di alzarsi e riprendersi, per poi cominciare la preparazione al lancio. In un momento normale, avrebbe lanciato quell’incantesimo ad occhi chiusi ed in modo non verbale, ma resta il fatto che era ancora turbato e malandato, e che doveva farlo con la mano, che gli provocò gli “effetti collaterali” di poco prima. Prese un bel respiro, era intento a perfezionarsi, non avrebbe voluto perdere sangue, sentire giramenti e soffrire di nausea nuovamente. Era intento a stupire lo zio, per dimostrare di essere un ottimo aspirante auror. Prese in mano la bacchetta direttamente con la sinistra, senza contatto con quella usuale. Pensò chiaramente all’effetto desiderato, sistemò la presa, e subito dopo pronunciò: < Lumos! >. Una sfera di luce si sarebbe manifestata di lì a poco, se tutto avesse seguito il normale ciclo delle cose.
     
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    lezione
    Una piccola scintilla accompagna la formula di Michael, niente di entusiasmante, ma già un grande risultato. La luce non brilla sulla punta della bacchetta, solo uno scoppiettio preannuncia una nuova fumata nera e nulla più.
    Il problema, quello vero, è Michael. Adesso non sarà solo un semplice sangue dal naso, forse zio Gregory ha azzardato un po' troppo, ma sta di fatto che il giovane universitario sentirà la testa girare violentmente e avrà serie difficoltà ad inquadrare le forme e i colori. Sarà tutto un miscuglio di immagini che si sovrappongono ciò che vedrà e non andrà bene neanche agli altri sensi, perché la bacchetta gli cade di mano – gliela recupera lo zio con la magia per evitare di rompergliela e con la stessa fa adagiare il nipote a terra – e per qualche minuto non avrà coscienza di dove si trova, qual è la vera consistenza delle cose che tocca (gli abiti gli sembreranno leggerissimi) e l'olfatto percepirà solo odori sgradevoli.
    Una manciata di minuti li trascorre a terra, steso, senza potersi alzare, ma non sviene. Alla fine, potrà ricordarsi di ogni cosa, del turbine di colori, degli odori nauseabondi, di quella sensazione di leggerezza... Un po' come se fosse stato drogato.
    «Michael?» domanda Gregory. Forse c'è una nota più allarmata nella sua voce, ma la maschera abbastanza bene. «Credo che tu abbia bisogno di andare in infermeria».
    Insomma, lo zio non è che si è sbilanciato più di tanto nella preoccupazione, ma c'è da aspettarselo da un ex-Auror come lui.
    Una volta che potrà alzarsi, Michael sentirà un grande fastidio alla testa, che gli sembrerà pesantissima. Seguono anche un brutto senso di nausea e ancora non sarà del tutto in grado di sentire gli odori. Al momento, sente il profumo di roast-beef e proverà senso di repulsione al riguardo, ma non ci sono pietanze all'orizzonte.
    «Direi che la lezione può concludersi qui, ma ti eserciterai da solo nei prossimi giorni. Ora ti accompagno a farti visitare, magari hanno qualche rimedio...»
    Nel frattempo, Gregory ha già preparato le copie del libro da dare a Michael per esercitarsi da solo o con gli altri suoi compagni di corso.
    indicazioni
    COSA E' SUCCESSO:

    Michael non ha superato la CD 24
    volontà 8 + 10/20 = 18
    Calcolo danni:
    resistenza 8 + 7/10 = 15
    danno medio-grave

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    Con la prossima risposta, chiudo la discussione e ti do il voto e i px (e non solo)!

     
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  12. Michael Carter
     
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    Va bene, ci sta. La cosa sicura è che avrebbe aspettato almeno due giorni prima di provare ed esercitarsi di nuovo sull’utilizzo della sinistra. Per altro sarebbe stato solo, assistito solo magari da dei compagni, il che lo preoccupava al quanto. Ma andiamo con ordine. Altro che sfera di luce, una misera lucina e poi fumo, fumo e fumo. Si sentì mancare, lasciò cadere la bacchetta involontariamente e si accasciò a terra senza potere. In testa, aveva solo un turbinio di immagini sovrapposte e poco chiare, oltre che un forte senso di nausea. Dopo un breve stato di quasi incoscienza, sentì i propri capi leggeri come una piuma. Una piuma letteralmente, si sentiva quasi volare. Non si rese conto di ciò che accadeva intorno, né di quello che c’era intorno. Un breve giramento di capo seguito da una stupida occhiata lanciata a tutto l’ufficio, annunciò il suo ritorno nella vita reale. Le parole dello zio lo allarmarono molto. “Magari hanno qualche rimedio.” Magari? Davvero? Mah. Si alzò lentamente, onde evitare stati di malessere dovuti a un brusco ritorno alla vita comune. < Grazie zio. Mi eserciterò sicuramente nei giorni seguenti. Ma mi concedo un paio di giorni di recupero. Sono ancora molto turbato fisicamente. > disse ciò con tono benevolo e fiducioso, consapevole che lo zio non avrebbe mai fatto niente per farlo soffrire, anche se in un certo senso , l’aveva appena fatto.
     
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    Gregory non si sottrae ad aiutare il nipote. Sarà anche un po' troppo impostato come personaggio, ma ci tiene al retaggio della famiglia Carter, perciò sarà lui a condurlo in infermeria e ad assicurarsi che Michael possa stare bene al più presto. Purtroppo queste sono le conseguenze per chi troppo vuole giocare con la magia, ma di certo non sono quelle che ci fermano.
    «Non affaticarti troppo» concorda lo zio. «Come avrai capito, non è facile riuscire al primo colpo, ma col tempo ti renderai conto quanto sia utile utilizzare entrambe le mani, specialmente in duello».
    Detto questo, Gregory condurrà fuori dallo studio Michael, non dopo avergli consegnato il materiale su cui studiare. Si congederanno in infermeria, una volta giunti lì e aver atteso l'esito delle analisi del guaritore di turno.
    indicazioni
    px assegnati: 1
    voto assegnato: O
    situazione di salute: Michael viene dimesso dall'infermeria lo stesso pomeriggio della lezione dopo aver ingurgitato una pozione creata ad hoc dal guaritore presente, ma per una settimana circa gli rimangono alcuni blandi sintomi: da oggi fino al 13 giugno Michael avvertirà nausea e un particolare fastidio per l'odore di roast-beef.
    spunti di gioco:
    - I capitoli che ti ha consegnato Gregory sono testi molto preziosi perché non si trovano in biblioteca, se non in uno degli ultimi scaffali del reparto proibito. Il tuo pg non lo può sapere, ma gli sarà facile da capire una volta che avrà effettuato delle ricerche.
    - Puoi esercitarti a lanciare il Lumos con la mano opposta a quella consueta, senza conseguenze spiacevoli come durante la lezione, senza esagerare. Diciamo un Lumos a giocata e solo alla terza l'incantesimo riuscirà senza problemi!
    - Successivamente a queste, puoi destreggiarti anche con altri incanti.
    - L'apprendimento completo avverrà in base alle role e alla loro qualità, quindi buon gioco <3

    ---

    Spero che la lezione ti sia piaciuta e mi auguro di non averti annoiato. Se hai dubbi, contattami come sempre via messenger!
    Bacibà

     
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12 replies since 5/6/2018, 14:20   198 views
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