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Ramona M. V. Sullivan.
master
«Io prima non avevo un padrone» puntualizza Procione, alzando le spallucce. «Avevo un creatore».
Ti sta dicendo molto, Mikael, perché forse non è un caso il fatto che si aggiri proprio lì e con un carrellino. Forse si è perso pure degli amici durante questi trent'anni o molto più probabile negli ultimi mesi.
«L'uscita è qui».
Procione è molto enigmatico, non ti dà una soddisfazione e si allunga pure per essere preso in braccio, così da montare sulle tue spalle. Nel frattempo, Fune sta energicamente stringendo la mano di Eva come a presentarsi, esaltata di fare la sua conoscenza.
«Sì, posso spiegartelo» risponde Procione ad Eva. «Ma non mi va».
Le vostre nuove conoscenze non sono niente rispetto a quello che potrebbe capitarvi da qui a breve, perciò questa non è la parte più stravagante della serata. Avete intuito che il problema non sono Fune e Procione, forse loro sono la distrazione che non ci voleva … o forse no.
Sta di fatto che ancora non potete sapere qual è il loro compito stasera come non conoscete la vostra sorte, tranne uno di voi: Procione, infatti, sa tutto ciò che accadrà. Sapeva di trovarvi qui, sapeva che sareste stati voi due e sapeva anche che vi sareste fronteggiati con qualcuno, ma è così perso nei suoi pensieri – o è solo un brutto cattivone – che non vi avverte del pericolo imminente, se non quando ce lo avete davanti agli occhi.
Dal buio compaiono due figure: sono due uomini alti come Mikael, molto muscolosi e che hanno una specie di divisa. Hanno l'aspetto di vigilanti per la mole e per la polo e i pantaloni blu notte abbinati tra loro, ma anche per la cintura nera che entrambi indossano alla quale è agganciata una pistola taser. Se aggiungiamo altri dettagli, hanno anche una specie di spilletta ed entrambi sono privi di barba e sono biondissimi, pure piuttosto simili da sembrare fratelli.
Vi vedono e poi il loro sguardo finisce su Eva, attirati dalla sua divisa. In breve fanno la vostra identikit: siete maghi e loro vi hanno riconosciuto proprio grazie alle vesti dell'Auror.
«Devono essere quelli di Conchiglia, Kit» fa uno all'altro, prima che vi raggiungano con energiche falcate e si lancino verso di voi.
«Lei è mia, Stan» replica l'altro con un ghigno sardonico.
Eva, Kit ti si avventa contro: è molto più alto di te e sta caricando un pugno in direzione del tuo stomaco. Stan, invece, si è scagliato su Mikael e sta tentando di afferrarlo al collo con una presa energica.
«Ah sì, sono arrivati pure gli Spazzini» annuncia il Procione. Alla buon'ora.
indicazioni
Turni: Mikael ed Eva. Tempi come prima <3
Statistiche Kit e Stan: forza, resistenza, agilità 8
Al sito dei dadi (non aggiornate la pagina, ricaricate sempre dal pulsante), lancio per le azioni dei png. Se voi volete schivare, lanciate voi!
Le CD da superare sono i risultati dei dadi dei png..