[strega 2000] Our Hate Is A Killing Curse

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    Le stazioni radio magiche parlano di un articolo di giornale babbano, uscito questa mattina su diverse testate. A casa, in ufficio, in un negozio o in un pub, pure a scuola, potete sentire la notizia. I primi ad annunciarla sono quelli di Strega 2000, condotta da Poppy Roberts e Chris Badjoice, che tutti conoscono come Baddy per i suoi commenti da vero cattivone.

    Poppy: Pare proprio che il mondo babbano stia divulgando questa notizia, la notizia di due maghi scampati alle grinfie di due Spazzini e li sta dipingendo come mostri.
    Chris: Quando poi se non si fossero trovati lì... No, cioè... Anche se, diciamolo, stiamo parlando di una persona uccisa e non è una cosa bella, per niente...
    P: Esatto. Purtroppo, anche se per difesa personale come ha rilasciato da dichiarazione il Ministero, un babbano è stato ucciso e adesso i giornali e i tabloid britannici ne stanno parlando, dipingendo questa identità a loro sconosciuta - che noi sappiamo essere Mikael Soulbrandt - come un feroce mostro assassino!
    C: Sì, ma diciamo le cose come stanno, tesoro. Due maghi sono stati trascinati A LONDRA senza la loro volontà - sono Eva Cooper e il già citato dalla mia meravigliosa collega *si sente un "smettila" di sottofondo* Mikael Soulbrandt - attraverso una passaporta da Hogsmeade. Questo ci fa riflettere, ecco. No, tesoro mio bello?
    P: *ignora* In questo momento, siamo riusciti ad ottenere uno di questi giornali e stavamo leggendo prima con Chris il racconto del fratello sopravvissuto all'assassinio di Stan Wright, babbano di trentanove anni, divorziato dalla moglie e con un accusa di violenza domestica, lascia due figli e una famiglia sconvolta.
    C: C'è poi anche un profilo sul fratello, Kit Wright, trentacinque, un passato di tossicodipendenza e di accuse, tutte cadute, di stupro. MAH. Non dico che la gente violenta dovrebbe scomparire dal pianeta, non nel senso che debba morire, ma rendiamoci conto di chi hanno ingaggiato gli Spazzini. Il marciume, amore mio, dietro questa organizzazione CRI-MI-NA-LE sta facendo tremare l'intera comunità magica. Siamo come topi in gabbia, che vengono spediti a Londra per chissà quali torture. Mamma mia, non ci voglio pensare...
    P: Hai ragione Chris, tuttavia sono certa che il Ministero stia già lavorando su questa brutta vicenda, mentre il Profeta nell'edizione straordinaria della sera ha pubblicato uno scatto dei maghi sopravvissuti appena hanno finito di lasciare dichiarazioni agli Auror. Tra l'altro, come hanno fatto a scappare da Londra, dal campo magnetico, se lo stanno chiedendo tutti.
    C: Saranno degli escapologi come Houdini! *una risata sommessa*
    P: Scherzi a parte, il mondo magico si raccoglie nel dolore di questa vittima babbana uccisa ieri sera a Londra e noi rendiamo omaggio a questa persona con una celebre canzone della mitica Celestina Warbeck, Our Hate Is A Killing Curse.

    Potete replicare a questo topic con una sola azione del vostro pg, specificando con chi si trova e dove si trova (possono essere tutti luoghi diversi) e commentare sulla vicenda.
     
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  2. Aryan:
     
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    Si trova nella Sala Grande di Hogwarts quando sente la notizia alla radio magica portatile di qualcuno al suo fianco e con occhi sgranati esclama un: < Ma scherziamo? >
    Detto questo, lascia perdere la sua colazione, prende il libro che ha con sé e sparisce chissà dove a studiare. Alzandosi, dà pure una spallata a qualcuno per passare.
     
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  3. Eve A. Le Querrec
     
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    I suoi trascorsi da Spezzaincantesimi le hanno permesso di tollerare di buon grado gli ultimi periodi, caratterizzati da un continuo spostamento di locanda in locanda nell'attesa di trovarsi una sistemazione decente e stabile. Aver ripreso possesso di Leaf Cottage comunque la mette di buon umore, cosa che facilmente può esser intuita grazie a quella smorfia compiaciuta che ha irrimediabilmente stampata in volto. E’ proprio qui che si trova in questo momento, naturalmente sola, con la radio accesa su una stazione casuale e più per riempire il silenzio che per reale interesse nei riguardi delle parole degli speaker. Lei armeggia con il contenuto dello scatolone che ha appena riportato alle sue reali dimensioni; l’unico che le è servito per trasportare i suoi oggetti personali, decisamente troppo pochi per riempire quell'abitazione che pullula di ripiani e credenze. La parola “Spazzini” pronunciata da Poppy la investe quasi per caso mentre la destrorsa sta raccogliendo una foto incorniciata, che ritrae un gruppo di persone che sorridono e parlano tra di loro dinnanzi alla Piramide di Chefren; proprio quella parola porta il braccio a bloccarsi a mezz'aria, le sopracciglia si sollevano impercettibilmente mentre lo sguardo nocciola viene automaticamente puntato in direzione della radio. Il movimento che segue è rapido, fluido; due falcate perfettamente calcolate che portano la sua figura dinnanzi a quell'oggetto, la mano libera armeggia con la manopola con il chiaro intento di alzare il volume. < Solo uno su due…> è il primo mormorio che fuoriesce dalle labbra leggermente dischiuse; rimane in ascolto con i polpastrelli della man dritta che premono ancor di più sulla cornice che sostengono fino a sbiancarsi appena. Un intenso fastidio di cui Isa, tracciata in corrispondenza del suo addome, impedisce il tramutarsi in un impeto di collera < …uno su due > si ripete e il mormorio risulta più controllato, complice un profondo sospiro che giusto adesso va a gonfiarle le narici. Continua a rimanere in ascolto in quella posizione plastica che la descrive in stazione eretta, con un braccio sollevato a sostenere la cornice e i polpastrelli dell’altro bloccati intorno alla manopola del volume < Cooper. Soulbrandt. > ripete quei cognomi per memorizzarli, storpiandoli appena per via di quella “r” alla francese che proprio non riesce a farsi andar via. Le sopracciglia s’avvicinano poi tra loro ad emulare un’espressione riflessiva quando si va a parlare della fuga dei due e dell’anomalia del campo elettromagnetico; lo sguardo color nocciola si solleva verso l’alto, esasperato, quando gli speaker rendono omaggio al morto con una canzone anziché fornire un qualunque altro dettaglio sulla vicenda. Cambia stazione e porta nuovamente il volume ad un livello più basso; ritornerà alle sue faccende ma la precedente smorfia compiaciuta svanirà dai lineamenti del suo volto, facendo spazio ad un’espressione più riflessiva e seriosa.
     
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  4. Eva Cooper
     
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    E' al lavoro la Cooper, come al solito, ma decisamente più stanca visto che nell'ultimo periodo non riesce a dormire come si deve per via di alcuni incubi ricorrenti. Non sta ascoltando la stazione radio, ma uno dei suoi colleghi buon temponi non ha resistito dal raggiungerla e comunicarle con un sorrisetto stampato sul volto la notizia. < Ehi dolcezza, stanno parlando di te su Baddy! > un occhiolino solo per lei prima di dileguarsi lungo il corridoio adiacente all'ufficio dell'Auror. Dal canto suo la mezza Veela accoglie l'informazione con un sospiro rassegnato prima di riprendere in mano le scartoffie sparse sulla scrivania: ci manca solo che tutto il dipartimento continui a parlare di lei e di Soulbrandt ancor più di quanto non sia già stato fatto per renderla ancora più nervosa.
     
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  5. Alexander N. Byron
     
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    E' sul suo divano di pelle avvolto in accappatoio quando accende la radio. Sta fumando, ma solleva le sopracciglia al nome di Eva, un nome che gli è familiare. Sbuffa quando sente tutti quei "meravigliosa collega" e "amore mio", ispirando dal naso e sollevando le spalle con un sonoro <ma cosa si deve dire per una mezza scopata> e poi aggrotta la fronte cercando di carpire ogni dettaglio. D'istinto, segna su un fazzoletto di carta quei nomi babbani, con un gesto della mano un po' rabbioso.
    <però. Hanno una strana concezione della parola "vittima". Col cazzo che io mi stringo al loro dolore.>
    E così dicendo, spegne la sigaretta e la lancia nel lavandino, facendo centro. Si alza e si va a fare una doccia fredda, meditando su ciò che ha appena sentito.
     
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  6. Benjamin Barnes
     
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    È stato tutta la giornata per le strade di Hogsmeade,in cerca di qualcuno con cui acciuffarsi o qualcuno con cui vantarsi. Ma Hogsmeade era diventata sempre più desolata e soprattutto con persone che non si fermavano neanche se cruciati "Cosa diavolo è successo a questa città..... Tutta colpa di quegli stupidi babbani."E cosi penando si trovo dinanzi la porta del pub Testa di Porco, apri la porta e si ritrovò una scena mai vista prima, il pub quasi completamente vuoto, si accomodo su un tavolo poco distante dal bancone e ordinò una birra, ma all improvviso la radio trasmise una notizia....
    Sorrise poi dopo un sorso alla sua burrobirra sussurrò "Uno in meno "
     
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5 replies since 12/6/2018, 12:06   100 views
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