[Campagne] Trafficanti di polli

Ramona + Benjamin

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  1. Ramona M. V. Sullivan
     
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    Classificazione M.D.M. XXX

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    Ramona è sempre stata appassionata di Quidditch, forse perché è stata gettata sopra un manico di scopa per accontentare papà sin dall'infanzia, oppure perché proprio le piace. È un cruccio a cui non troveremo mai risposta, però se veramente si interessa ancora alle partite e si ricorda i nomi e i volti dei giocatori più famosi, vuol dire che un minimo la appassiona questo sport.
    Se non fosse stato per odiosi eventi della sua vita, probabilmente avrebbe continuato a giocare a Quiddicth pure ad Hogwarts, ma ha preferito la tranquillità e dedicarsi allo studio di materie molto più affini alla sua personalità e al suo carattere. Ad oggi, preferisce nettamente essere una magizoologa che un battitore a Quidditch.
    L'infierire su Benjamin finisce presto, quando la strega gli regala un sorriso sghembo e si mette a fissare il corvo. Anche lei ne ha uno, ma preferisce non la segua ovunque, giusto per fargli credere che abbia un minimo di libertà.
    Il sorriso si amplia quando l'altro parla di combattimenti tra elefanti e babbani, paragonando questi ultimi a bestie, indirettamente. Ramona, invece non si esprime, se non con una battuta: «Prepara i galeoni, magari dopo potremmo andare ad istigare una gang di strada».
    Ne ha viste quando stava a New York, da bambina. Sua madre e suo padre non avevano paura a passare tra le peggiori strade di Brooklyn e nemmeno nel Bronx. Da loro, Ramona ha appreso che quei brutti posti non sono niente per chi è un mago, che può difendersi facilmente con la magia ad un improvviso attacco da un omone alto con un coltellino in mano e in corpo una grossa dose di stupefacienti.
    «Mi offendi» dice a Benjamin alla fine del suo bel discorso, inclinando appena la testa e facendo scomparire parte dell'espressione avuta fino a quel momento. «Mi offendi se dici di non rispettare mio padre...»
    Ecco, da quest'ultima frase si nota un tono quasi sarcastico e molto teatrale, perché in realtà si capisce perfettamente quanto a Ramona non importi proprio nulla del rispetto che gli altri danno a suo padre. Fanno bene a non darglielo, tra l'altro.
    «Tralasciando queste stronzate» continua la Sullivan, «non mi importa se hai lavorato per mio padre o se lo rispetti o quante scope ti ha ficcato sotto al culo. Voglio circondarmi di gente che si rispetta, almeno nel tempo libero, visto che al lavoro sono costretta a mantenere buoni rapporti con tutti».
    Fa qualche passo silenzioso verso la casa in ombra, dando la schiena a Benjamin e guardandolo da sopra una delle proprie spalle una volta fermata.
    «Non mi interessa sapere cosa fai della tua triste vita. È facile capire quanto tu sia perduto senza il tuo lavoro, ma non c'è bisogno di essere schivi con tutti quanti. Te l'ho detto, voglio capire di chi devo fidarmi e se dovessi lavorare per il Ministero, non avrei assunto nemmeno la mia identità».
    Il corvo riappare e Ramona lo fissa con aria quasi sognante.
    «Hai un bellissimo esemplare. Potrebbe andare d'accordo col mio».
    Dopodiché, riprende a camminare verso la casa e fa cenno a Benjamin di seguirla.
    «Ho bisogno di qualcuno con i miei stessi riflessi, Barnes. I riflessi di un giocatore di Quidditch, perché devo consegnare alle autorità gli stronzi qua dentro e non voglio scappino. Il mio elfo ha chiamato la pollizia» - lo ha detto sbagliato, sì - «e quando loro si accorgeranno che qualcosa si sta avvicinando, faranno di tutto pur di andarsene».
    Indica l'auto fuori dall'abitazione, un po' coperta da una specie di telo. Quello è l'unico mezzo per i babbani di scappare.
     
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5 replies since 17/6/2018, 14:50   60 views
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