[Stratchy&Sons] Shopping Terapeutico

Eva + Eve

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  1. Eva Cooper
     
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    In attesa del ritorno della proprietaria decide di perdere qualche istante nell'osservare gli abiti esposti sui manichini accanto al bancone: ogni volta che visitava quel negozio temeva di uscirne parecchio alleggerita in Galeoni d'Oro. Diciamo pure che, per come si sente in quei giorni, probabilmente acquisterebbe l'intero locale se solo potesse e si divertirebbe anche nel trascorrere il tempo libero a provare ogni singolo vestito presente lì dentro. Non l'ha notata Eve, tant'è che quando la proprietaria del negozio torna da lei portando con sé cinque tipologie diverse di mantelli, la bionda mezza Veela non può fare a meno di socchiudere le labbra in un sorriso estasiato. Già, l'Auror è in grado di provare felicità anche per le cose più semplici che per altre persone potrebbero risultare irrilevanti. < Perché mi hai portato questo rosa? > borbotta con fare divertito prendendo tra le mani il mantello in questione, di una leggera stoffa rosa confetto < Non mi tentare, mi conosci troppo bene > proferisce ingine sbuffando sonoramente. Il suo sguardo cade anche interessato sugli altri modelli, focalizzandosi particolarmente su quello di color verde smeraldo, un altro dei suoi colori preferiti e decisamente un po' meno eccessivo rispetto a quello rosa. Pare però indecisa dato che per alcuni momenti rimane in silenzio, frugando tra i vari mantelli con l'altra mano - la destra - ancora nascosta dietro alla schiena.
    La voce di Eve la raggiunge mentre finalmente sta per riprendere a parlare. Si volta verso di lei, inclinando la testolina caratterizzata da lunghissimi capelli di un biondo chiaro legati attualmente in una ben pettinata treccia laterale che raggiunge circa la vita della sua proprietaria. Il suo volto è campeggiato in una edizione speciale della Gazzetta del Profeta, ma non è obiettivamente così famosa da poter essere riconosciuta da chi non bazzica nel suo stesso ambito. Sorride verso di lei, scuotendo di poco il capo in segno di diniego < Oh no, questo non è un bracciale > si limita a dire senza però dare ulteriori spiegazioni. Al posto suo, quello strano aggeggio sul suo polso, si muove di poco: quella sottile corda metallica sembra alzarsi, quanto basta per mimare la forma di un piccolo cuoricino, seguito da un altro ancora. Pare contenta dal fatto che la sua padrona non l'abbia definita come un "bracciale" qualunque insomma. Eppure l'Auror non specifica nient'altro, si limita ad abbassare quel braccio con una espressione divertita. Fondamentalmente Fune ha un pensiero tutto suo ed è anche in grado di arrabbiarsi provocandole spiacevoli sorprese, come ad esempio smaterializzandola altrove a suo piacimento. Insomma, non sarà un Procione parlante, ma è comunque da seguire come una sorta di animale domestico. Continua a guardare la sua interlocutrice, ponendo particolare attenzione all'abito che indossa < E' un signor abito > commenta con un'occhiatina complice verso di lei, l'Indicibile che ha rivolto per prima la parola alla mezza Veela.
     
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11 replies since 18/6/2018, 16:16   116 views
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