[Secondo Livello -> Fuori Hogsmeade] Indagini sul caso B.B.

Mikael + Eva

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  1. Mikael Soulbrandt
     
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    Ha ricevuto il caso "B.B." ha letto il nome dell'Auror a riportare quella scatola contenente i diversi indizi analizzati e la sta cercando, come suo solito quando lavora in coppia con il Dipartimento QGA, suo vecchio luogo di lavoro dove ha cresciuto alcuni degli Auror qui presenti e anche diversi nomi della sua famiglia a scalare di quella gerarchia, un volto conosciuto anche per il lavoro impeccabile svolto negli anni e difatti molti vanno a salutarlo. Autoritario nel suo camminare ma quando viene salutato rallenta e accentua un sorriso sulle labbra, permettendosi qualche secondo per salutare chi è stato suo allievo o conoscente in quei dieci anni di mestiere, ma non perdendo tempo ad eseguire quello che per chi lo ha notato essere il suo metodo di reclutamento, fatto privo di alcuna cattiveria ma mosso da un spirito deciso nel voler fare "da guida" agli Auror che lo affiancano nelle sue missioni. Una volta raggiunto con falcate ampie quanto lente la postazione di Eva, andrebbe a guardarla per qualche istante procedendo con un. < Auror Cooper. Sono stato affidato al caso B.B. e visto la collaborazione tra i due dipartimenti, lavoreremo insieme, sto andando a chiamare il numero indicato. E nel caso di indizi, poterli spartire tra i nostri quartier generali.> spiega la situazione, come suo solito fare, ad introdurre l'Auror al meglio di quella missione, anche per un resoconto personale, abituato a lavorare da solo nell'ultimo periodo ma accostarsi alle figure degli Auror, chi è lì da qualche anno sa che ne porta sempre una nota piacevole sul volto, presente anche in questa occasione, nel poter dare una mano a crescere e da lì a continuare.< Prepara il necessario per andare fuori Hogsmeade. Anche se penso la tua bacchetta sarà sufficiente e nel caso, i tuoi incantesimi protettivi siano ottimi nel caso di attacchi.> lo dice, voltandosi di fianco, è noto anche il fatto di come studi attentamente ogni fascicolo in modo da sfruttare meglio quelle potenzialità, oltre al fatto che ella gli abbia rivelato quale esse fossero, abbinando le sue parole con una nota seria e quell'autorità è presente ma non pressa in alcun modo o non vi è alcun gioco di potere, solo anni accumulati a rendere i propri movimenti da "leader". Cominciando a compiere qualche passo in avanti, arrestandolo per un secondo e fare in modo che l'altra lo raggiunga per giungere a procedere con la sua solita velocità, falcate ampie quanto lente nel loro concludersi in quell'avanzare. La divisa non è indossata, preferendo un approccio borghese a quella vicenda; soprabito composto da una giacca nera dal taglio elegante dove vi sono due teste di lupo argentate come gemelli, camicia bianca di cui un bottone ad essere mancante e suo segno distintivo, ma alla fenditura non vi sarà alcuna fede nuziale, quanto una cravatta nera ad oscillare ad ogni suo passo, le gambe sono coperte da un paio di jeans chiari e tenuti su da una cintura in cuoio scuro, ai piedi vi sono degli scarponi militari, adatti a qualsiasi terreno, celata sotto l'avambraccio vi è la sua fondina contenente la propria bacchetta e nella tasca vi sono numero di telefono e uno smartphone, ringraziando il suo essere informato su quello strano mondo di inferiorità tecnologica ma a cui in un certo periodo, diventa d'obbligo possedere tali strumenti per mimetizzarsi al meglio.
     
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  2. Eva Cooper
     
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    E' seduta alla sua scrivania, intenta a lavorare con varie scartoffie sparse a destra e a manca. Di solito lei è molto ordinata, ma oggi sembra essere esplosa una bomba su quella scrivania: ha tanto, troppo lavoro e negli ultimi giorni ha perso un po' il ritmo a causa delle notti passate insonne. Non ha smesso di lavorare ovviamente, ma era più che prevedibile un calo delle prestazioni. Tuttavia è lì, anche oggi, silenziosa e con la testa china su un documento appena arrivato direttamente dai pozionisti ed erbologi del quartier generale Auror. Sta leggendo attentamente ciascuna riga memorizzandone mentalmente il contenuto e pare stupirsi per un istante, con gli occhi dalle iridi chiare che si spalancano appena non appena il foglio viene appoggiato con delicatezza sulla scrivania. Non indossa attualmente le vesti da Auror perché sta aspettando uno degli Obliviatori per poter continuare le indagini sul fascicolo B.B. che lei stessa ha aperto alcuni giorni prima: sa che probabilmente dovranno spostarsi da Hogsmeade per poter chiamare quel fantomatico numero di cellulare e, dunque, ha preferito vestirsi con abiti simil Babbani. Si tratta di un completo elegante, o perlomeno è così che figura su di lei, composto da una camicia maniche lunghe - al momento arrotolate fino al gomito - e da un paio di pantaloni di velluto nero, accompagnati da scarpe basse dello stesso colore. I lunghissimi capelli di un biondo argentato sono stati legati in una raffinata coda di cavallo, a lasciare ben in mostra il volto pallido e dai lineamenti privi di imperfezione. Non c'è nulla di fuori posto in lei, nemmeno dopo ore e ore in cui non si è spostata da quella sedia sulla quale è ancora accomodata. La bacchetta è celata nel fodero vambrace, posto attorno al braccio sinistro. Già, perchè al polso destro vi è invece Fune che anche oggi non ha voluto rimanere a casa Cooper.
    E' quando si sente chiamare che va a spostare lo sguardo verso l'alto, ad intercettare la figura di Mikael, di fronte al quale assume un'espressione stupita con le labbra che vengono schiuse appena per poter immediatamente commentare le sue parole. < Mi hanno mandato addirittura Soulbrandt in carne ed ossa per questa indagine, deve essere il mio giorno fortunato. > no, non si aspettava proprio che avrebbero optato per lui come compagno di inchiesta, ma d'altra parte è ben consapevole del fatto che il suo interlocutore sia anche uno dei migliori in quell'ambito e dunque non può che esserne felice. Si alza quindi, stiracchiandosi lievemente per assumere una postazione ben diritta, per poi lasciar scivolare lo sguardo sul volto altrui nell'annuire alle sue parole successive. < Sono già pronta, mi avevano avvertita che mi avrebbero mandato un Obliviatore. > spiega, ma non si dilunga troppo, incamminandosi subito dopo di lui fuori dalla stanza. < Allora, ho appena ricevuto il rapporto dagli Auror Erbologi e Pozionisti. Come avrai letto dal fascicolo dentro la scatola sono stati rinvenuti molti oggetti, tra i quali una boccetta contenente un liquido verde e dei semi. > comincia a spiegare la situazione, assumendo una tonalità di voce professionale, focalizzata unicamente sull'obiettivo finale.
    < La boccetta contiene un veleno che i Babbani sono soliti utilizzare per commettere omicidi in un modo decisamente elegante. Si tratta di Arsenico. > prosegue senza più guardarlo in volto, ma mantiene lo sguardo fisso di fronte a sé mentre procedono lungo il corridoio < I semi invece provengono da una pianta, la Cicuta. > non vi è alcuna inclinazione emotiva in quel parlare, evidenziando come - quando si tratta di lavoro - sia piuttosto seria e precisa. < La cassetta non presentava alcun incantesimo né maledizione e anche il suo contenuto non è evidentemente magico. Ci dovremmo domandare come sia possibile che un insieme di oggetti perfettamente Babbani sia stata ritrovata ad Hogsmeade. > non ha ancora accennato al bulbo oculare rinvenuto all'interno del bauletto, forse perché al momento vuole concentrarsi sulle informazioni che ha appena scoperto e che ha anche appena fornito al suo collega.
     
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  3. Mikael Soulbrandt
     
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    Si può notare come nella sua figura non vi siano imperfezioni, volendosi preparare al meglio con il caso e proprio in qualche istante dove si presenta all'Auror di servizio, alla sua reazione andrebbe a porre un sorriso più divertito per porre uno schiacciare della palpebra con un fare fugace e allargando le braccia pronuncia un.< O quello sfortunato per i criminali.> il tono ironico combaci con un sollevar del mento a poter ipotizzare un fare arrogante, teatrale, poiché viene rotto da una risata cristallina che fuoriesce dalle proprie labbra. Prima di ogni missione è solito mettere a suo agio le persone con cui lavora e conoscendo l'altra si pone con più facilità e il sorriso sulle proprie labbra risulta fin da subito ampio e la osserva mettersi dritta, schiocca le dita della mancina ,pollice e indice, con il pollice a sostare alto neanche a volerle donare un punto per quella preparazione e si lascia sfuggire un.< Ciao Fune. Procione ci aspetta più avanti.> sussurra all'oggetto e alla ragazza in un incurvarsi lento della schiena verso l'altra. Altra che quando comincerà a fornire di quegli indizi lo porterà con il reggersi dritto con le spalle e cominciare ad avanzare, annuendo come segnale di star ascoltando per bene quella conversazione, procedendo con un.< Arsenico. Veleno. Cicuta... pianta velenosa.> si pronuncia in quelle parole dove un sorriso viene rivolto in direzione della ragazza e annuisce, soddisfatto per quel "quesito sottointeso" che ella propone e va a schiuderne delle labbra per donarle rapida risposta.< Ed è proprio questo il nostro compito. Anche se presumo, se vogliamo avere una soluzione semplice, potrebbe essere stato un babbano a mettere il tutto. Ma sono solo teorie.> e lì la mano destra viene sollevata per scacciare dell'aria, ed è proprio con gli Auror dove si trova a portare una parte più tranquilla, anche se da quelle note gioviali, gli Obliviatori riconoscerebbero le doti di Mikael come esperto nell'estrapolare informazioni e nel porre dolore in caso necessario, così come alcuni Auror anziani lo hanno visto catturare criminali recidiivi ogni volta con meno cura. Il cacciatore di mosti e maghi. Una pausa viene compiuta quando ella conclude di quel discorso, lui la scruta per pochi istanti e si guarda.< Cavolo. I babbani invidieranno la nostra eleganza. E ti dona la coda, in un combattimento ravvicinato, ricorda di star attenta a come muovi la testa, i capelli lunghi potrebbero risultare un pericolo, ma so che farai attenzione.>mancina a tentare di portarsi in un colpetto con il palmo sulla spalla altrui, in un moto di incoraggiamento nel caso si dovesse presentare quella situazione di scontro fisico, prima di elogiare entrambi, con tono serio e una sfumatura divertita, per quella eleganza utilizzata. Si isolano dal dipartimento per andare nel luogo dove Obliviatori e Auror possono smaterizzaliarsi per giungere l'esterno di Hogsmeade o qualunque luogo desiderino per la loro missione, in lontananza si potrà scorgere procione impegnato a mangiare, dentro un contenitore in alluminio, quella che sembra essere della pasta fatta al forno, forchetta e coltello alla mano e già metà di questa è finita, in più oltre al suo solito completo, è possibile intravedere uno zaino abbastanza grande da poter contenere altre lecornie. Mikael prosegue in quel parlare con uno schiudere delle labbra.<john Ellis. Trentaquattro anni. Tassorosso. Promosso sempre per un soffio. Gestisce il negozio di animali conosciuto come "Jumping Frog" ad Hogsmeade, chiuso per lutto e non vi è una data di riapertura, ma la troverò io visto che potrebbero esserci indizi importanti. Lui è il proprietario della pistola. Risiede nella periferia di Windsor.> rifila quella serie di informazioni con una nota abbastanza diretta, veloce nel fornire quelle nuove informazioni ma scandendole con cura a volerle stampare nella mente dell'altra e aggiungendo.< Una pistola beretta 92, usata e consunta sul fusto, con dei graffi, con due colpi in ottone. Probabilmente caduta o nell'utilizzo qualcuno ha voluto disarmarlo o... i suoi animali.> conclude così per qualche istante e si volta verso l'altra, fermando il proprio passo e lasciando che un sorriso si metta in mostra nello schiudersi delle labbra e concludere.< Potrebbe essere pure il proprietario della cassetta. Essendo un mezzosangue con madre babbana, può aver avuto modo di introdurre facilmente il tutto. E scopriremo il movente del perché nasconderle.> sbuffa di poco per qualche istante in cui andrebbe a puntare le iridi ghiacciate in direzione della bionda mezzaveela, accentuando quel suo sorriso in un concludere.< Anche se penso sia stata messa lì casualmente. Un numero. Una pistola. Arsenico. Tutti oggetti incriminanti per John. Dove potrebbe essere la vittima e il numero è l'Assassino che vuole vantarsi o metterci alla prova.> lo dice con più serietà a rimuovere quel sorriso, in un brivido della schiena in cui tutto viene sintetizzato dal corpo con uno scrollare delle spalle minimo, si può notare come il suo sguardo analizzi con attenzione ogni dettaglio che lo circondi. < Il Bulbo, Auror Cooper ?> conclude così, incuriosito di quelle prove, in un titolo munito di cognome che non si presenta freddo, ma anzi, caloroso ne passa la palla ad attendere del resoconto di quelle analisi.
     
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  4. Eva Cooper
     
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    Al saluto iniziale che l'Obliviatore dedica a Fune, si può notare quest'ultima esibirsi in quello che potrebbe apparire come un piccolo inchino, distaccandosi di poco dalla candida pelle della sua padrona per poter dedicare quei pochi istanti anche a Mikael. Sembrerebbe ricordarsi di lui visto quel modo gentile di ricambiare il saluto appena ricevuto: quell'aggeggio pare proprio essere dotato di una mentalità propria e, in certi casi, Eva è quasi certa di aver letto nei suoi atteggiamenti anche la capacità di provare sentimenti ed emozioni. Potrebbe trattarsi di suggestione, ma è comunque strano ritrovarsi a dover condividere la vita con una frusta che proprio non vuole lasciarla mai (o quasi) sola.
    Cammina così accanto all'uomo senza mostrare alcun imbarazzo nonostante quel bacio avvenuto qualche sera prima e, allo stesso tempo, non pare più poi così arrabbiata o nervosa rispetto a come l'aveva lasciato in quel pub. Non lo guarda molto in volto, unica differenza rispetto al suo solito atteggiamento invece portato alla ricerca del contatto visivo, ma procede nel commentare le parole che l'uomo le dona in riferimento al caso sul quale devono lavorare insieme. < E' attraverso le ipotesi che possiamo arrivare ad una tesi, quindi di solito tendo a riflettere sulle possibilità che mi vengono in mente, sia a quelle più semplici che a quelle più impensabili. > sorride tra sé e sé schiudendo di nuovo le labbra per riprendere a parlare, senza lasciare troppa pausa tra l'affermazione precedente e quella che si appresta a regalargli
    < Dal momento che Hogsmeade è off limits per i Babbani, potremmo presumere che non sia stato un Babbano. Sarebbe più probabile pensare a qualcuno, Purosangue o non, particolarmente avvezzo e interessato alla tecnologia non magica. > mentre parla sembra proprio avere quell'aria da investigatrice che le dona una certa eleganza oltre che ad evidenziare una buona capacità di leadership. Ritorna quindi in silenzio, mani che scivolano lungo i propri fianchi a spostarsi di poco con i movimenti cadenzati delle gambe, passi i suoi di una raffinatezza priva di malizia ma comunque notevole poiché le donano un portamento delicato che molte donne potrebbero solo sognare di possedere. Un sorriso viene rivolto all'altro a quel complimento che la raggiunge subito dopo, seguito da uno sbuffo sonoro quando Mikael le fa la ramanzina sui suoi capelli < Non ti devi preoccupare, non sono Auror da un anno Soulbrandt, so cavarmela benissimo anche con i miei capelli troppo lunghi te lo assicuro. > lieve punta di sarcasmo che tuttavia non suona aggressiva, ma che assomiglia molto di più a quel solito atteggiamento da scherno che la mezza Veela assume in sua compagnia di tanto in tanto. La pacca sulla spalla che lui le regala viene accolta da un semplice inarcarsi del sopracciglio destro, espressione non infastidita ma che comunque non pare nemmeno assecondare quel gesto simpatico appena effettuato dal suo interlocutore. Non dice nulla però, ascoltando con attenzione estrema le nuove informazioni che ha letto di sfuggita sul fascicolo poco prima del suo arrivo, annuendo un'unica volta con il capo che si ferma di nuovo subito dopo. < Sì, direi che dovremmo andare a trovare questo John Ellis > sentenzia in una decisione che pare aver già preso < Non sono sicura che sia lui il proprietario della cassetta, ma di sicuro c'entra qualcosa. Il fatto che ci fossero le lettere "B.B." scritte con la vernice sul coperchio della scatola potrebbe voler dire molte, troppe cose. "B.B. potrebbero essere banalmente le iniziali di un nome e di un cognome, ma potrebbero anche riferirsi ad un luogo o ad un acronimo qualsiasi. > sospira piano come se la sua mente in quei momenti si stesse effettivamente scervellando. Si può vedere in lei una professionalità fuori dal comune e anche una maturità evidente dovuta all'esperienza che ha svolto sul campo da ormai oltre quattro anni. Non è una novellina e non ha neanche bisogno di dirlo per dimostrarlo. < Per quanto riguarda il bulbo oculare non ci sono riscontri. Tuttavia posso dirti che era ancora avvolto nel sangue, seppur secco, e che era distinguibile un iride di colore ceruleo misto a sfumature antracite della pupilla. > conclude così quel discorso ritrovandosi ad osservare Procione che ormai hanno praticamente raggiunto. < Ciao tesoro, sei pronto ad una gita fuori porta? > diretta proprio verso l'animale al quale regala anche un occhiolino ben eseguito unito ad un sorriso divertito. Quando Fune si rende conto della presenza di Procione, eccola cominciare ad esibirsi in varie forme tutte molto simili a cuori di differenti dimensioni: a quanto pare è felice di vederlo.
     
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  5. Mikael Soulbrandt
     
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    Osserva il modo in cui Fune ne dedica l'attenzione e ne porta un sorriso più ampio di qualche accenno, anche lui pare aver preso in simpatia di quella creatura. Annuisce di gusto alle prime parole altrui procedendone con un.< Giusto, è un ottimo metodo. Così come una anziana signora mi ha chiesto di trovarle il gatto...> racconto allegro ma che si ferma in un attimo di una smorfia indecisa nel concludere quel racconto anche se alla fine prosegue con un.< Beh, sono arrivato in tempo prima che accendesse il pentolone almeno.> parlando di teorie più impensabili su dove trovare un gatto, quando ella va a continuare per quegli instanti andrebbe ad aggiungere con un.< Per questo non è da escludere nemmeno chi ha parenti babbani. Sì, i purosangue sono un ottimo indizio, soprattutto per la mania di molti nel considerare un affronto l'utilizzo della tecnologia a rendere inferiore la magia...> una pausa, parole che vengono pronunciate con un tono basso, soprattutto perché spesso potrebbe infastidire chi crede in quegli argomenti e per rispetto ne pone una tonalità più bassa e va avanti.< Cosa impossibile. Con un incantesimo possiamo cambiare molte cose, con un... quello che chiamano "mi piace" pensando di poter salvare delle vite, questi babbani.> lui è informato solo per una possibilità di una doppia vita e per il suo passato con una babbana, ma il tempo è cambiato e si è dovuto riaggiornare nel corso del tempo, ma quando si tratta di pronunciare "questi babbani" non vi è astio ma un ruotare degli occhi teatrale e un portare di un sorriso a sfiorare in una risata divertita. Quando avanzando invece per quel consiglio, notando come ella rimanga neutra alla sua battuta se non con quella punta di sarcasmo pone quella piega delle labbra a formarsi più leggera e continuando dicendo.< Certo. Non dirlo a Mitchell che una volta mi ha detto la medesima cosa sul suo usare la scopa guardando in basso.> indicando una scrivania più lontana di un possibile collega non proprio bravo a rimanere attento mentre volta, persone che conosce da tempo e quella figura, da Obliviatore, li aiuta a vivere più serenamente possibile con diversi consigli e procede con un chino del capo, un cenno lieve di scuse per il gesto compiuto in precedenza, a rispettare gli spazi altrui con un allontanarsi di un singolo passo da quel suo affiancarla. Affiancanola mentre pone nuove teorie e annuisce riguardo quello che ella pronuncia.< Esatto. Vediamo se questa chiamata ci aiuterà a vedere la cima dell'Iceberg.> e riguardante il bulbo, non commenta ma annuisce, lasciando che sia Procione a farlo quando ella lo va a salutare va ad allargare le braccia protendendole in avanti e scuotendole.{ No. Sono più tipo da sua maestosità, tesoro mi fa sembrare una grassa portinaia. Ho preparato la prima razione da viaggio ma l'ho finita, quindi possiamo stare fuori fino ad una mezz'oretta buona.} spiega intanto che l'uomo comincia a sbuffare e solleva con un braccio Procione per caricarselo sulla spalla e proprio qualche istante in cui vi è quella vicinanza si può notare come l'animale tenti di afferrare Fune in una stretta di mano amichevole, andando avanti con un.{ Mi sei mancato anche tu, compare.} il mago ignora l'amicizia dei due per procedere con il prendere il necessario per la materializzazione per protendere il braccio verso di lei, allungarlo nel caso volesse afferrarlo, visto che è lui il "guidatore" e per non sbagliarsi in alcun modo. Chiude gli occhi. Si concentra su una casetta fuori Hogsmeade circondata dagli alberi. Destinazione. Determinazione... e Decisione. Una volta riaperti si troveranno all'esterno di una casetta tra gli alberi sperduti, se ella lo avrà seguito e pochi attimi dopo, va a prendere il telefono con lui per tentare di digitare di quel numero.
     
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4 replies since 19/6/2018, 23:29   75 views
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